itala

Descrizione

Centro di montagna di antiche origini, sorretto dalle tradizionali attività rurali, da alcune piccole imprese industriali e dal terziario. I cusanesi, con un indice di vecchiaia nella media, si distribuiscono per la maggior parte in un alto numero di case sparse sui fondi; il resto della comunità risiede nel capoluogo comunale, nelle località di Bocca della Selva e Civitella Licinio e in una serie di minuscoli aggregati urbani. L’abitato è disposto in pendenza sulla cima e i fianchi di uno sperone roccioso posto al centro di una valle; costituito in gran parte da costruzioni e gradinate in pietra locale, conserva un aspetto tipicamente medievale. Il territorio comunale presenta una morfologia marcatamente montana: foreste di faggi e querce, conche intermontane, vette rocciose tormentate dal carsismo e spettacolari gole a picco sulle valli fluviali conferiscono all’agro cusanese un aspetto selvaggio. La fauna comprende un buon numero di specie avicole (rapaci, uccelli di passo e piccoli uccelli del bosco), anfibi come la rana e il tritone e mammiferi tipici delle zone boschive dell’Appennino (lupo, cinghiale, volpe, tasso, lepre, gatto selvatico e riccio).

Storia

Popolata già al tempo dei romani, è identificata da alcuni studiosi con l’antica COSSA sannitica; in ogni caso è menzionata per la prima volta nel 797 d.C., in un atto di donazione stilato in favore dell’abate Teodomaro di Montecassino. Nel XIV secolo apparteneva ai Sanframondo, che ne mantennero il possesso fino alla fine del XV secolo. Fu successivamente feudo dei De Vera, dei Gaetani, dei Colonna, dei Carafa, degli Origlia, dei Mansolino, del marchese Berardino Barionovo e dei Leone. Nel 1861 entrò a far parte della provincia di Benevento. Il toponimo deriva dal personale latino CUSIUS, con l’aggiunta del suffisso aggettivale -ANUS; la specificazione è riferita al monte alle cui falde sorge il capoluogo comunale. Risale al 480 d.C. una delle antiche torri erette a protezione del castello, che conserva inoltre una delle porte d’ingresso nonché portali intarsiati, stemmi araldici e scalinate medievali. Numerosi sono inoltre gli esempi di architettura sacra: la chiesa romanica dei Santi Apostoli Pietro e Paolo custodisce, dietro l’altare maggiore, una costruzione barocca in legno; la chiesa di San Giovanni Battista, edificata tra l’890 e il 1100 con pianta a croce latina, racchiude un reliquiario in argento del XV secolo contenente una delle spine della corona di Cristo; la chiesa di San Nicola espone una statua della Vergine del Rosario del 1689; la chiesa di Santa Maria del Castagneto, eretta tra il VII e l’VIII secolo, vanta una statua lignea duecentesca della Madonna col Bambino. L’architettura laica comprende il palazzo settecentesco dei Santagata e palazzo Franco (XIII secolo), abbellito da affreschi e preziosi arredi antichi.

Economia

Malgrado la posizione relativamente isolata, la comunità cusanese è riuscita a promuovere lo sviluppo di tutti i settori produttivi: accanto alla fiorente agricoltura, che produce uva, frutta e foraggi, alla zootecnia, alla pesca d’acqua dolce e alla silvicoltura, si registra la presenza di piccole e medie imprese industriali, dedite alla trasformazione dei prodotti agricoli, alla produzione tessile e di materiali da costruzione e alla lavorazione del legno, dei metalli e della pietra; inoltre, un ruolo di spicco all’interno dell’economia locale è stato recentemente assunto dal terziario che, trainato dalla crescente affluenza turistica, include servizi privati più qualificati e una rete commerciale abbastanza sviluppata. Dispone delle scuole dell’obbligo e di una biblioteca comunale; la guardia medica e la farmacia assicurano l’assistenza sanitaria mentre il modesto apparato ricettivo offre possibilità di ristorazione e di soggiorno.

Relazioni

È ricca di attrattive storico-architettoniche e soprattutto naturalistiche: vi si estendono folti rimboschimenti e foreste dal ricco sottobosco, che nascondono torrenti e cascate e ospitano una fauna molto varia, anche grazie alla presenza di aree deputate al ripopolamento. Un buon richiamo è esercitato anche dalle manifestazioni organizzate dalla comunità: tra queste ultime si ricordano la Via Crucis (Venerdì Santo), la “Spogliata gigante delle pannocchie”, che affianca la processione della Spina Santa (3 ottobre), e le sagre dei funghi (ultima settimana di settembre) e delle castagne (ultima domenica di ottobre). Il Patrono, San Nicola, si festeggia il 6 dicembre.

Località

Bocca della Selva, Civitella Licinio, Monte Mutria, Sambuco, San Felice, Santa Maria

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Cusano Mutri rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.

INFO
  • Popolazione 4.091
  • Lat 41° 20' 16,65'' 41.33795833
  • Long 14° 30' 26,23'' 14.50728611
  • CAP 82033
  • Prefisso 0824
  • Codice ISTAT 062026
  • Codice Catasto D230
  • Altitudine slm 475 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: dal 1/11 al 15/04 per 12 ore/giorno
    D/1935
  • Superficie 58.86 Km2
  • Densità 69,50 ab/Km2
  • Sismicità Zona 1
  • Alba 04:42
  • Tramonto 19:14
Contatti
ODV
NomeIndirizzo
PRO LOCO CUSANESEVIA MUNICIPIO 21
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